01 Aug 2007 - Viaggi Canada
Approfittando di un viaggio di lavoro a Boston, mi sono dato appuntamento con Paola all’aeroporto di Montreal, Canada, per farci un bel giro in macchina.
Appena ci siamo riuniti a Montreal (fa strano darsi appuntamenti a migliaia di chilometri da casa!) siamo subito partiti verso est, essendo il nostro obiettivo principale vedere le balene.
La prima sosta è stata a Trois Riviere, dove abbiamo dormito in un carinissimo Bed & Breakfast, L‘Emerillion che per meno di 80 euro a notte offre davvero un’ottima sistemazione. La cittadina è molto carina e vale la pena di fermarsi qui, almeno una notte!
Per la descrizione dell’esperienza con le balene a Tadoussac, lascio la parola alla Paola:
..e’ come quando ti soffiano nell’orecchio. Un soffio breve e deciso. E appena impari a riconoscerlo non hai più bisogno di guardarti intorno in continuazione…basta ascoltare.Ebbene sì oggi siamo andati in cerca di balene e cavolo se le abbiamo trovate! Un gommone, 12 persone imbaccucate per bene, un “capitano” e via che si parte!
“Siete un po’ stretti, chi si siede qui in fondo accanto a me?” ovvero “Chi è quell’incosciente che si beccherà schizzi e aria gelida?”, “Eccomi!”….e per fortuna perché non sapete cosa mi sarei persa!!!!
A 1 Km dalla riva avvistiamo la prima. È un po’ lontana ma siccome è la prima fa il suo effetto…però nulla rispetto a quello che ci avrebbe aspettato poco più tardi.
Dopo una mezzora (umida, soleggiata e gelida) e qualche altra balena ci fermiamo. Non capiamo, ci guardiamo in giro ma poi…eccola! È la seconda più grande al mondo (http://it.wikipedia.org/wiki/Balaenoptera_physalus …ma non ne sono certa)
Oddio viene verso di noi! Il tizio ci dice che lo sbuffo che si vede quando respirano non è tanto acqua, quanto condensa dell’aria calda a contatto con quella fredda del mare…si avvicina…ora facciamo il bagno! La vedo chiara sott’acqua…sta risalendo a pochi metri…un po’ di paura e un’emozione davvero intensa…sta per riemergere a 3 metri da noi forse meno!…oddio arriva ecco il rumore di quando esce all’aria aperta e respira…il suono del suo respiro…mi arrivano tutti gli schizzi…solo a me perché gli altri sono troppo avanti!
Una cosa tutta mia…che gli altri non avranno, una sensazione da non condividere con nessuno, mia e basta! Che bello!
Continuiamo e dopo un’altra mezzora ci fermiamo di nuovo…stavolta sono tre! Di un’altra razza (?) rispetto a quella di prima.
Bellissime…stiamo a guardarle per una ventina di minuti, poi si decide di tornare…stiamo per andare quando una signora le indica nuovamente…stanno venendo verso di noi! tutte e tre, una accanto all’altra! Vi assicuro che non sono tranquillizzanti…sempre più vicine…qui ci vengono addosso…non virano e ci vengono dritte incontro…stanno a filo d’acqua…sbattono sul gommone, sicuro!…sono a pochi metri!
Fiuuuuu si tuffano, vediamo la coda (la coda si vede solo quando si immergono per bene) e l’ombra che ci passa sotto! Non potete capire! Che meraviglia! Restiamo a guardarle mentre se ne vanno…e’ finita.
LA BRIDGET JONES CHE È IN ME
Il tizio che guida riaccende il motore e partiamo per andare a visitare un fiordo…accelera…sempre più forte e io…ripensando alle forti emozioni di qualche minuto prima mi dico “devo lasciare qualcosa di mio in ricordo alle balene” e con un gesto veloce ed elegante lancio in mare il mio cappellino….e non pensate che sia volato via per il vento e che il mio gesto nel tentativo di afferrarlo sia stato tutto, tranne che elegante!!!! Malfidenti che non siete altro!…..Vabbe’ cappellino andato…
Dopo un po’ ci si avvicina un altro gommone…”abbiamo pescato qualcosa…” urla il tizio che guida dall’altra parte….”Oh no, no,
no, no…speriamo di no!” mi dico…ma lui non ascolta i miei pensieri e alza il mio cappellino (di Novell), il nostro “capitano” farfuglia qualcosa di incomprensibile del tipo “ma sei sicuro? guarda che ti sbagli…” al che si sente un flebile “c’est à moi”…di una tizia un po’ imbarazzata e imbarazzante, con tutti i capelli in piedi modello “ho preso una schicchera da 220 V”…se lo passano e per pagar mi dice di metterlo! Chiaramente non voglio, ma mi basta una frase di Fede per cambiare idea “coi capelli che hai meglio se lo metti!”…fruc…infilato!... bagnato? Nooooo, una meraviglia! E poi fa pure caldo!!!! Mamma che afa!
La gita è finita. Il fiordo è bello, ma nulla a che vedere con quelli neozelandesi!
Al termine dell’esperienza con le balene, siamo tornati verso Ovest, fermandoci a vedere un parco naturale vicino a Trois Riviere (con tanto di incontro ravvicinato con gli orsi), prima di tornare a vedere città vere e proprie:
Quebec, molto carina e con un bel centro. Grazie ad HotWire (un sito con formula roulette: loro ti indicano solo categoria e zona ma non ‘Hotel. Solo dopo aver pagato ti danno i dettagli. In questo modo vendono le camere rimaste vuote di ottimi hotel a prezzi scontatissimi!) ci è toccato un lussuoso 4 stelle a meno di 100 euro, con una vista stupenda.
Poi siamo andati a Toronto, la città moderna del Canada, dove, sempre a HotWire, ci è toccato un 4 stelle nello stadio (ed intendo proprio nello stadio: dal bar si vedeva il campo!). Comunque Toronto non ci ha eccitati troppo…
Giretto obbligatorio a Niagara Falls, belle ma non eccezionali e poi tiratona in macchina fino a Montreal, per passare gli ultimi due giorni prima di ripartire per l’Italia.
Montreal è veramente una bella città, piena di vita ed accogliente: con bei locali, un sacco di eventi ed un bel centro, molto piacevole da girare. Fra l’altro c’era pure la finale di una gara mondiale di fuochi d’artificio, che abbiamo vista da una barca.
Il Canada ci è piaciuto, anche se l’emozioni più grandi ce le hanno date le balene, senza dubbio!