Il recupero del P-40
05 Feb 1997 - Storia Aeronautica Libri

Durante il mio servizio in Aeronautica, come ufficiale specializzato E.A.D. (Elaborazione Automatica Dati) mi è capitato di imbattermi in attività "particolari".

Un giorno un Colonello di un altro ufficio mi raccontò che un suo collega appassionato di immersioni, seguendo i racconti di gente del luogo, ha trovato un vecchio aereo P-40 della seconda guerra mondiale inabissato nella sabbia ad Anzio. Dopo aver fatto lunghe ricerche tramite i canali ufficiali, chiede a me e Alberto (mio collega) se possiamo aiutarlo nella ricerca di informazioni sull'aereo ritrovato, a partire dal numero di serie.

Alla fine troviamo nei vari siti di veterani della seconda guerra mondiale americana il Cappellano Boyd Fallwell, che organizza le commemorazioni per i veterani della seconda guerra mondiale. Usando il numero dell'aereo Boyd è riuscito a recuperare il rapporto sull'abbattimento del P-40, con tanto di testimonianze e infine riesce a recuperare il nome del pilota ed il suo numero di telefono in USA. Riusciamo a contattarlo telefonicamente e alla fine a mettere in contatto il Col. Rossi con il Lt Mauritz: Internet è riuscita là dove la burocrazia militare Italiana e USA hanno fallito.

Ecco alla fine l'incontro con il pilota Lt Mauritz, quando è venuto a vedere il suo aereo restaurato in una bella cerimonia al museo di Piana delle Orme, dove ha raccontato la sua avventurosa fuga dopo la prigionia. La sua storia è diventata anche un bel libro.

Sten Noferi Col Rossi Lt Mauritz Sten Serafin

Nella foto, da sinistra: Sten Noferi, Col Rossi, Lt Mauritz, Sten Serafin

Questa è una copia della vecchia pagina di Boyd Fallwell che racconta la storia del P-40.

Ma la storia emersa dai rapporti ufficiali e dai vivaci racconti di Mauritz non sono abbastanza avventurosi e la realtà supera sempre la fantasia. L'aereo non era pilotato dal suo pilota abituale (questo probabilmente ha reso più complicate le ricerche ufficiali...) ma è stato sostituito all'ultimo. Quando è stato recuperato l'aereo sul fondo sabbioso di Anzio, è stato trovato un paracadute ficcato dentro la presa d'aria del motore...un sabotaggio! Non è stata la contraerea tedesca ad abbatterlo, ma l'avaria al motore causata dal surriscaldamento.
Probabilmente non sapremo mai le vere ragioni che hanno portato alla cattura del Lt Mauritz. Ma ci resta la bellissima storia della sua fuga avventurosa attraverso mezza Italia, dietro le linee nemiche, fino a ricongiungersi con le forze alleate grazie alla sua forza di volontà e all'aiuto, spesso inatteso, di tante persone comuni che hanno rischiato la vita per aiutare le tante persone in fuga.

Vi consiglio vivamente la lettura del libro su questa grande storia!