01 May 2008 - Viaggi Qatar
Eccomi di nuovo in Medio Oriente, ma questa volta a Doha, capitale del Qatar.
Abituato ai fasti di Dubai, l’aereoporto di Doha sembra quello di Orio al Serio. Ma in realtà ci sono i lavori in corso per aprire il nuovo terminal ultra-mega-fanta (previsto per il 2011). All’aeroporto, per la prima volta, mi hanno controllato il bagaglio spedito con i raggi X alla dogana in uscita dall’aeroporto. Pensateci bene prima di dire “nulla da dichiarare”, tutti i bagagli passano dallo scanner! (Nell’occasione avevo un computer in valigia…)
Doha è, come gli altri paesi ricchi di petrolio, un cantiere unico, dove i soldi che noi diamo ai distributori per la benzina (e per il gas, di cui il Qatar è uno dei produttori più grandi al mondo), qui diventano bellissimi palazzi. E’ comunque evidente un ritardo di almeno 5 anni nei confronti di Dubai.
C’è anche un vantaggio nel ritardo…i palazzi, le strade, i giardini: tutto sembra più armonioso e aggraziato, rispetto al caotico sovrapporsi di grattacieli tipico di Dubai.
Ci sono anche alcune strutture moderne (una grande Moschea ed il museo dell’Islam, sembra, il più grande del mondo) che sebbene molto grandi e moderne, contengono dei forti richiami alla tradizione e sono molto belli.
Anche il vecchio Suk, che in realtà è stato ricostruito di recente ad immagine di quello vecchio, è molto carino e pieno di buoni ristoranti e bei negozi.
L’area più moderna, dove si concetrano i grattacieli e gli uffici, ha anche gli alberghi migliori, direttamente sulla spiaggia.
Il Qatar, secondo il volere della famiglia reale, ha scelto di investire sulla cultura: a Doha ci sono numerose università e vorrebbe diventare l’hub della conoscenza dei paesi del golfo. Nel perseguire questa politica, il governa aiuta e sovvenziona programmi di scolarizzazione anche in molti paesi in via di sviluppo ed in Libano.
E’ un approccio molto interessante e comunque, anche nel colpo d’occhio, si percepsice questa differenza, rispetto alla più turistica Dubai.
Rispetto a Dubai, qui gli alcolici sono off-limits, apparte in alcuni grandi alberghi. I locali non possono comprarli e gli stranieri hanno bisogno di un apposito patentino. Tanto io non bevo e mi godo i cocktail di frutta!