01 Oct 2007 - Viaggi Egitto
Ero già stato in Egitto nel 1998, ma credo che Sharm El Sheik possa essere considerato proprio Egitto.
La prima cosa che impressiona, a parte l’aeroporto piuttosto rustico per i nostri gusti (attenzione: dovete comprare il visto da attaccare sul passaporto prima del controllo di sicurezza e prima di una qualsiasi ATM per ritirare i soldi per cui all’arrivo dovete avere almeno 15-20$ od Euro pronti per comprarla. Non fate la file al controllo passaporti prima di aver comprato il visto, altrimenti vi rimandano indietro a comprarlo e dovrete rifare la fila!), con dei negozi duty free che vendono spremiagrumi e fornetti.
La seconda cosa che si nota, mentre siete sul taxi, è il traffico allucinante ed il fatto che non ricordate di aver mai visto la metà dei modelli di auto in circolazione. Qualsiasi età abbiate, le macchine che vedrete sulle strade saranno più vecchie. Inoltre potrete incontrare spesso e volentieri carretti trainati da muli e cavalli in tangenziale… ah, non pensate neppure di affittare una macchina, sarebbe un suicidio!
La seconda cosa è fare un corso di Arabo: escluso le zoni turistiche dimenticatevi l’inglese, solo l’arabo vi salverà, oppure la buona volontà di persone che non saprete mai cosa vi stavano dicendo ma si faranno in quattro per aiutare.
Ovviamente il discorso dell’aiuto non riguarda i taxisti: sono dei poveracci con le macchine più scassate in circolazione. In voi vedranno sono banconote di grosso taglio (per loro) e faranno di tutto per alleggerirvi il più possibile. In pochi giorni ho imparato a diffidarne.
Contrattate sempre il prezzo prima, se necessario usate carta e penna in modo che capiscano…ovviamente il tassametro non esiste!
Il famoso bazar di Khan ElKhalili è enorme ed è diviso in una zona per turisti (solite trattative estenuanti e centinaia di negozietti in competizione fra loro) e lla zona per gli Egiziani, dove si parla e si scrive solo in Arabo, ma dove gli odori delle spezie (di cui ovviamente non sapreste indovinare il nome in nessun modo) vi daranno subito alla testa. O i vicoli e vicolini dove non si passa quasi a piedi (ma dove i locali pretendono di passare con carretti o in moto) pieni di negozi che vendono tessuti di tutti i tipi: per tende, per abiti tradizionali, per vestiti… una varietà sconfinata che fa pensare che qui si confezionino tutto in casa!
Insomma: due/tre ore di vagare spersi nel labirinto di ElKhalili sono una bella esperienza!
Comunque per farmi acquisti di souvenir è molto meglio il mega mall del Cairo, City Stars. Qui c’è un’intera ala dedicata ai prodotti tradizionali egiziani, con costi equivalenti ad una buona trattativa a ElKhalili con molto meno stress ed accettano carte di credito senza tante sceneggiate. Anche nei negozi degli alberghi si compra bene (ed un 10-20% di sconto si ottiene sempre, senza nessun problema per pagare con la carta di credito). Evitate gli acquisti in aeroporto che sono carissimi.
Ovviamente una puntatina alle piramidi è un must… all’inizio ci si resta male perchè nei documentari sembrano in mezzo al deserto, invece sono praticamente in mezzo alla città: cioè un lato è in città mentre gli altri tre li hanno lasciati con un po’ di deserto per mantenere l’effetto wow… che ovviamente non manca. Io ho fatto il giro delle piramidi a cavallo, molto divertente e bello. Solite trattative serrate, un prezzo giusto è sulle 200-300 lire, non di più! Il mio giro è durato una ora e mezzo e alla fine fra trottate e galoppate ero distrutto! Ricordatevi di portare un abbigliamento adatto, più o meno come il mio: dall'ufficio un taxi mi ha portato vicino alle piramidi (ci siamo capiti a gesti perché non parlava inglese), appena arrivati ad un piccolo mercato vicino alle piramidi (ma nemmeno si vedevano ancora) sono stato prelevato da un ragazzo che, sempre senza scambiare parola e senza chiedermi nulla, mi ha messo su un cavallo ed è partito al galoppo verso il deserto...galoppare con la cravatta che sbatte in faccia non è facile...
In questi giorni (oggi) è iniziato il Ramadan, il mese santo per i Mussulmani. Specialmente al Cairo ricordo il nostro Natale: un sacco di luminarie in giro, tantissima gente in giro a fare acquisti, grandi tavolate per strada offerte ai poveri. È un bel momento…le strade brulicano letteralmente di gente ed i negozi sono scintillanti di luci. Verso il tramonto, quando tutti sono pronti per a mangiare concludendo il digiuno giornaliero, ci si può godere una Cairo insolita con le strade deserte…si può attraversare senza pericolo, possono passare 5 minuti interi senza sentire un colpo di clacson… fa veramente effetto!
Uno dei benefici dell’inizio del Ramadan è che mi ha esentato dalla colazione con i miei ospiti, a base di panino pita egiziano, molto buono, ripieno di patatine fritte fredde. Il tutto mangiato alle nove di mattina…e non aggiungo altro!
Proprio mentre andavo entravo all’aeroporto ho assistito ad una scena tipica del Ramadan: un piccolo incidente stradale stava per scatenare una rissa: il digiuno (dall’alba al tramonto non si può ingoiare nulla, nemmeno l’acqua) unito all’astensione dal fumo, rende i guidatori particolarmente nervosi.
Visto che ero qui per lavoro do un veloce commento pure sull’aspetto business: il livello tecnico/professionale che ho trovato non è affatto male… certo che la puntualità e la produttività non sono il loro pezzo forte. Se mi portavo un libro da leggere dal cliente (fra l’attesa di qualche carta bollata, l’attivazione di un servizio o l’arrivo di un cacciavite) era meglio. Possibilmente un libro di almeno 1000 pagine visto il tempo che si passa aspettando!