05 Dec 2006 - Libri
Alternando saggi a romanzi di scrittori da best seller ai qualche classico, sono incappato in questo “Olive comprese” di Andrea Vitali di Bellano. Devo dire la verita’, ho scelto di leggerlo perche’ abitanto vicino al Lago di Como, ogni tanto mi piace leggere qualche autore lariano, come Vitali. Bellano fino ad oggi per era solo un cartello che incontro mentre vado in Valtellina.
Non vi svelero’ nulla del contenuto della storia o del significato del titolo, che e’ molto curioso (e mai ci arrivereste a capire di cosa parla), ma devo dire che sono stato molto sorpreso dallo stile narrativo: da una storia ne parte un altra, e’ come zoomare su un frattale, dove si continua a zoomare trovando sempre nuovi paesaggi.
Da un capitolo all’altro siamo sballottati nelle vicende di una Italia del recente passato, nella vita degli abitanti del paese dello scrittore.
Fa un certo effetto leggere romanzi con stili narrativi cosi’ diversi dal classico best seller dalla Dan Brow (che non mi piace) o della Asensi (che invece mi piace molto). La cinematografica centralita’ dei personaggi principali che ci sono nei grandi romanzi “industriali” e’ completamente assenste qui, e dopo un po’ in cui proviamo a indovinare cosa succede dopo, ci si rilassa ci si abbandona al flusso di eventi facendoci condurre dall’autore fino alla fine.
Chiudo con la nota in copertina di Andrea Camilleri sul romanzo: “Di fronte a uno che sa raccontare, che ha la felicita’ del racconto, ti senti grato.”