Pubblica amministrazione…
15 Dec 2006 - Politica

In questi giorni di finanziaria, ecco uno degli articoli che rendono tristi quando si parla di tasse e sacrifici. Non sono particolarmente arrabbiato per le tasse nuove o gli aumenti: se ci sono buchi da tappare, e’ ovvio che bisogna pagare. E preferisco prendere i soldi dalle tasse piuttosto che rincorrere continui condoni.

Quello che veramente fa arrabbiare e’ che non si coglie l’occasioni di questi sacrifici, per cominciare a cambiare qualcosa nel pubblico impiego. In pratica sembra che non si possano licenziare nemmeno quelli che vengano beccati a corrompere, rubare etc. se non hanno una condanna superiore a due anni!

E dei giudici sono capaci di impedire il licenziamento di un dipendente che in due anni ha lavorato 60 giorni ma essendo in prova non puo’ essere licenziato prima delle fine del periodo di prova (6 mesi di lavoro), che di questo passo richiedera’ altri 5 anni di assenze! E’ follia pura…

Ora, non dico di fare il licenziamento facile nella pubblica amministrazione, ma se ho una condanna penale legata a quello che ho fatto sul lavoro contro l’amministrazione stessa, dovrei poter licenziare in ogni caso! O per lo meno poter trasferire il dipendente ad altro incarico in altra amministrazione su un’isoletta deserta!

D’altra parte ci sono tantissimi dipendenti pubblici che lavorano tanto, e fanno pure quello che alcuni loro colleghi non fanno, e questi non possono essere nemmeno premiati perche’ la meritocrazia non esiste nella pubblica amministrazione.

Ma anche i sindacati non pensano alla dignita’ e alla soddisfazione dei lavoratori? Se il mio collega fa 200 giorni di assenza in un anno (magari perche’ ha un altro lavoro) e a me tocca fare anche il suo lavoro, non dovrei essere tutelato?

Ma questo rientra nel tipico problema italiano della totale mancanza di etica del lavoro, sia nel pubblico che nel privato. Nel pubblico non potendo licenziare si arriva a casi limite veramente ridicoli. Nel privato conosco tante aziende dove sembra che il lavoro dell’azienda sia demotivare e vessare i dipendenti, che dovrebbero solo ringraziare il capo perche’ gli da uno stipendio. Ovviamente siamo ben lontani da avere dipendenti motivati a creare valore nell’azienda!

Spesso i contrasti fra azienda e lavoratori nascono da ragioni oggettive, ma devo dire che molto spesso si vedono dei conflitti basati sul nulla, quando si potrebbero avere tranquillamente situazioni vincenti sia per l’azienda che per i dipendenti.