25 Jul 2007 - Politica
Basta… sembra di stare su Marte! I sindacati fanno le barricati per difendere i “privilegi” dei fortunati lavoratori con più di 55 anni che vogliono andare in pensione a 58 anni con l’80% dell’ultimo stipendio: con quale coraggio chiedono al paese miliardi di Euro per difendere un’indifendibile privilegio? Come fanno a chiedere questi signori ai propri figli, che andranno in pensione a 65 anni con il 50% dell’ultimo stipendio, di finanziare con le loro tasse la loro pensione anticipata? Non basta l’eredità di un debito pubblico spaventosa che quella generazione ci ha lasciato addosso?
Sono indignato che il governo gli dia pure retta! Tutto il popolo dei lavoratori sotto i 55 anni è chiamato a versare un tributo assurdo e ingiustificato… che qualcuno mi spieghi che senso c’e’ in quella battaglia?
I sindacati si dovrebbero occupare di difendere i diritti veri, il rispetto della maternità, combattere il lavoro nero, la sicurezza sui posti di lavoro che fa ancora troppe vittime, la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, gli ammortizzatori sociali per rendere la flessibilità più equa. Diritti per tutti i lavoratori, con ogni inquadramento e di tutte le età!
Non facciamo gli ipocriti…gli interessi di quella fettina dei lavoratori sono difesi perché nelle stanze del potere ci sono principalmente over 55, la nostra politica è vecchia ed invece di investire sul futuro, si vuole spremere tutto quello che si può, e che le generazioni future si arrangino da sole.
Ditemi che per i lavori usuranti si mantenga la pensione anticipata, sono d’accordissimo: operai, minatori, autisti etc. vadano pure in pensione a 58 anni, ma impiegati e dipendenti pubblici… è una presa in giro inaccettabile.
Il Sindacato si dimostra l’organizzazione più conservatrice del paese, ed è un peccato perché sarebbe utile che partecipasse a creare un nuovo modello sostenibile del mercato del lavoro, invece di concentrarsi su difendere i privilegi di alcune classi di lavoratori a discapito di tutti gli altri lavoratori.