PD: partito nuovo, politica vecchia…
01 Oct 2007 - Politica

La non-notizia di settimana scorsa (ovvero la notizia che è stata censurata dalla gran parte dei media e delle agenzia di stampa, se non ve ne siete accorti non è colpa vostra).

L’unico articolo che ne parla è su Repubblica.

Jacopo Schettini ha abbondanto la corsa per la segreteria del Partito Democratico in quanto solo 16 delle 50 liste che aveva preparato sono state regolarmente presentate. Infatti molti politici che si erano dichiarati favorevoli al suo progetto, avevano partecipato alla raccolta delle firme, presentazione dei candati, supporto logistico per la vidimazione delle firme etc. Alla fine, il giorno della consegna delle liste, molte d queste persone si sono dileguate, sabotando di fatto la regolare consegna di 2 terzi delle liste.

Macroscopico errore di Jacopo: si è fidato di questi politici che, con molta più esperienza, fino al giorno prima hanno dato il massimo supporto salvo poi ritirarlo l’ultimo giorno per non lasciare chances per rioganizzarsi.

La cosa triste è tirare fuori questi metodi da politicanti naviganti per attaccare uno dei candidati outsider, il cui intento era proprio di portare della società civile all’interno del futuro Partito Democratico ed invece si è scontrato con il lato più brutto della politica e degli apparati partitici, che tentano di difendere le proprie poltrone dal rischio che troppi eletti alla costutuente del PD, essendo estranei alla politica militante, vadano a toccare gli attuali fragili equilibri fra i DS e la Margherita.

Peccato, un’altro brutto episodio sulla nascita del PD, dopo la scelta di regole troppo complesse e orientate a favore di Veltroni.

Ora Jacopo Schettini con le sue liste sosterrà Gawronski in un ticket che rappresenta la scoeità civile che vuole un nuovo Partito Democratico non succube delle vecchie logiche di partito e dei privilegi.