01 Nov 2007 - Libri
E come al solite mi sono bevuto in pochi giorni l’ultimo romanzo di Matilde Asensi: Tutto sotto il cielo.
Questa volta la storia è ambientata nella Cina dei primi del ’900, incrocio di culture (la Cina imperiale in decadenza, quella nuova repubblicana, quella comunista, quella coloniale) con la solita attenzione a caratterizzare i personaggi.
Quello che è veramente bello, in tutti i libri della Asensi, è come tenta di valorizzare, con una buona precisione storica, le varie culture incontrate: dai Templari alle culture Inca e preInca a quella Cinese in questo suo ultimo libro.
Il tema del confronto culturale, del superamento dei pregiudizi e degli stereotipici è una costante dei suoi libri.
Sebbene rispetto a romanzi di genere similare (alla Dan Brown, per esempio) ci siano meno eventi spettacolari, e la storia si sviluppa quasi sempre come un viaggio, sia fisico che interiore, che porta alla crescita interiore dei personaggi, e che alla fine tornano alla propria vita diversi da quando siano partiti, il racconto è sempre avvincente ed in un crescendo di pathos, mai scontato.
A differenza dei tipici autori americani, tipicamente complottisti e ormai con schemi narrativi sempre molto Hollywoodiani, la Asensi riesce a mantenersi su un piano molto più realistico, sebbene in avventure roccambolesche e fantastiche, e sopratutto ti lascia sempre la voglia di correre a cercare un libro per approndire i temi affrontati nel libro. In questo senso trovo i suoi libri sempre molto stimolanti.
Matilde Asensi – Tutto Sotto Il Cielo – Sonzogno Editore