Dante a go-go!
28 Dec 2007 - Spettacoli

Ai tempi della scuola (ormai molti e molti anni fa), Dante richiamava alla mente solo grandi studiate e paure per l’interrogazione, anche se a dire il vero non mi diaspiaceva troppo. Ma il compito dello scolaro è lamentarsi di studiare pure quello che piace…

Ultimamente Dante ce lo troviamo ovunque: prima nel “L’ultimo Catone” della Asensi, dove la Divina Commedia è la chiave usate dai protagonisti per giungere alla fine del loro viaggio. Poi i “Delitti del Mosaico” di Leoni, con un Dante appena eletto Priore di Firenze che deve risolvere dei misteriosi delitti.

Ancora protagonista nel “Circolo di Dante”, ambientato a Boston dove orrendi omicidi vengono compiuti sullo sfondo di un gruppo di intellettutali che vogliono tradurre Dante in Inglese. Essendo di recente andato spesso a Boston per lavoro, questo libro mi ha fatto vedere Boston con occhi un po’ diversi, riconoscendo qua e là luoghi e nomi del libro.

E poi lo splendido lavoro di Beningi con Dante: la sua Divina Commedia, spiegata con grande passione e coinvolgimento come mai prima. Certo, la lettura non è al livello della spiegazione, ma riuscire a tenere incollati milioni di Italiani alla Divina Commedia è veramente un grande successo.

Insomma, proprio mentra la Lingua Italiana soffre, colpita da email e SMS che la straziano ogni giorno, il padre della Lingua Italiana torna a ricordarci quanto possa essere uno strumento potente e soffisticato per esprimersi.  E’ appasionante vedere e sentire come utilizza l’Italiano, specie per noi popolo di email ed SMS che ci esprimiamo per monosillabi o poco più.

Grazie Beningni e tutti gli altri autori che in un modo o nell’altro mantengono Dante più vivo che mai.