07 Oct 2008 - Mondo Società
Al solito, si parla tanto dei paesi Islamici come di posti arretrati, quasi tribali… la cosa a cui si pensa per prima è la poca libertà delle donne: sempre con il capo coperto, sempre scortate e controllate dai parenti. Ci ricorda come potevano essere trattate le donne in alcune zone d’Italia il secolo scorso.
Ed in effetti spesso in questi paesi è imbarazzante parlare con un donna: non sai mai se puoi darle la mano, o anche solo parlarci o guardarla in faccia. Resti lì come un pesce lesso aspettando la sua prima mossa per evitare di fare figuracce.
In questi giorni sono in Kuwait per lavoro: in una grande aziende l’IT Security Manager e’ una donna (con tanto di velo, di quelle a cui non dare la mano) molto competente e rispettata. Ho anche incontrato il suo capo che è a sua volta una donna (senza velo e a cui dare la mano)…
In Italia credo di aver incontrato forse una donna in una posizione similare ma con molto meno potere.
Questa ricerca del Financial Times conferma questa impressione: in Kuwait la presenza femminile nei consigli di amministrazione è del 2.7%… in Italia siamo al 2%: mi sembra che siamo in una posizione veramente vergognosa!
Ogni volta che pensiamo a criticare altre culture ed altri paesi, pensiamo anche che su alcuni aspetti dal confronto non ne usciamo molto bene!