26 Feb 2009 - Politica
Sembra che il governo stia seriamente pensando di NON accorpare il referendum all’election day, ma di dedicare una giornata ad hoc.
Questo vuol dire pagare commissioni elettorali, tenere aperti seggi e gestire tutta la logistica necessaria alla modica cifra di 200 (dicono anche 400) milioni di Euro.
Ma se già dobbiamo andare alle urne per le Europee e le amministrative, perché non votare anche il referendum? Ah certo, perché a molti fa comodo che il referendum fallisca per manca di quorum, piuttosto che entrare nel merito se votare si o no.
Se davvero non fanno l’election day e fanno buttare ai contribuenti (noi) 200 milioni (ma anche se fossero la metà il problema non cambia) di euro, mi metto a far campagna per far votare al referendum anche solo per ripicca!
Con la crisi alle porte uno spreco di questo calibro è assolutamente fuori luogo!
Vorrei che qualcuno del governo mi spieghi (e giustifichi) i maggiori costi, senza usare l’ovvia scusa che hanno paura di perdere il referendum. Referendum i cui sostenitori ed avversari sono fra l’altro abbastanza trasversali negli schieramenti.
Spero che il Governo ci ripensi e faccia l’election day!