25 Nov 2010 - Media Spettacoli
Dopo tante polemiche, la trasmissione è arrivata con tutto il suo clamore.
E’ stata accusata di essere troppo costosa (anche se immagino che la RAI, prima di assegnare un budget, avesse fatto i suoi conti, altrimenti ci sarebbero un po’ di dirigente da mandare a casa), dopo la messa in onda l’accusano di essere noiosa: 10 milioni di spettatori ed il record di tutti i tempi per RAI 3, credo siano abbastanza per tacitare queste polemiche.
In effetti “noioso” è l’aggettivo più usato negli articolo che parlano di Vieni Via Con Me. Ovvio: non si parla di sport, non ci sono ballerine e vallette, non si vedono abiti succinti o forme provocanti. Non ci sono zuffe o insulti, non si vedono politici od opinionisti che si rubano la parola parlandosi addosso. Non ci sono migliaia di Euro in regalo, non ci sono dirette su tragedie personali, non storie sentimentali degne delle migliori soap opera, né personaggi dei più noti reality show.
Si stanno a sentire i monologhi di Saviano e liste lette da varie personalità: massimo 2/3 persone sul palco, si parla uno per volta con un garbato sottofondo musicale. Qualche canzone e balletto (molto casti) per inframezzare le fasi della trasmissione. Insomma: una trasmissione in cui si ascolta cosa ci raccontano personaggi che hanno sicuramente un certo peso nel proprio settore. Certo, ognuno ha le proprie idee, e molte idee sono di sinistra o comunque in disaccordo con l’attuale governo. Come del resto ha detto chiaramente che Saviano, parlando di Mafia e Camorra, danneggia l’Italia. Ognuno dice quello che vuole…
Il fatto che una trasmissione così noiosa sia seguita da 9/10 milioni di persone (il 30% di share!) credo voglia dire, per lo meno, che le cose che vengono dette sono interessanti…l’unica trasmissione (in assoluto) più vista del 2010 è stato il Festival di San Remo (e pregherei qualcuno di confrontare i costi…).
La cosa buffa è che il meglio che i “contrari” alla trasmissione (e non sono solo Berlusconi ed i suoi) trovano come critica è la noia (che vista l’audience, non mi sembra un grosso problema…) oltre a criticare Fazio e Saviano per cose che non c’entrano nulla:
Faccio ha la faccia da bravo ragazzo e guadagno un sacco di soldi…e allora?
Saviano scrive di cose che conosceva perché ci è cresciuto in mezzo, non ha mica fatto una inchiesta…e allora?
Saviano ha scritto cose interessanti, ma non è mica un grande scrittore, dal punto di vista letterario…e allora?
Certo, Saviano è sotto scorta, ma ha fatto un sacco di soldi…e allora?
Non è l’unico ad aver scritto libri sulla Mafia…e allora?
Il programma è della Endemol, che è partecipata di Berlusconi…e allora?
Saviano si comporta con fare messianico, come se fosse la sua missione combattere la Mafia…e allora?
Non può parlare di Mafia perché si è schierato con la sinistra…e allora?
Ma parlare di quello che dice non interessa a nessuno? Il ricordo di Falcone, e di quanto fosse solo quando era vivo, considerato un magistrato d’assalto che vuole solo mettersi in mostra per fare carriera (ovvero quello che si dice di ogni magistrato scomodo, anche se a volte può essere vero) solo per essere santificato da tutti da morto…
O come ricordare che i contadini sono stati spinti a vendere i loro terreni alle eco-mafie dalla lotta sui prezzi della grande distribuzione: non ci avevo mai pensato ma ha senso: in Inghilterra ormai tutta la frutta e verdura fresca arriva da Kenya: solo che lì i contadini hanno fatto altro invece che vendere i terreni alla mafia per le discariche abusive.
Sono cose su cui riflettere (il vantaggio dei prezzi bassi, si paga qui o in qualche altro paese) e che non sono di destra o di sinistra.
Purtroppo il dibattito si concentra non sui contenuti ma su tutto il resto con l’obiettivo (forse nemmeno conscio) di non mettersi mai in gioco sulla dura realtà dei comportamenti, del cambiamento dello status quo, ma puntando su sterili polemiche.
Ma pensate: un comico disabile ha avuto lo stesso palcoscenico di Benigni, ha avuto 10 milioni di spettatori… è quasi rivoluzionario come evento, ma nessuno ne parla (meno male ci sono almeno 10 milioni di testimoni).
Ovvio che chiunque ha visibilità può essere accusato di farlo (qualsiasi cosa: dallo spettacolo, allo sport, alla politica, all’impegno civile) per notorietà, per arricchirsi, per potere, per la carriera: sono tutte cause ed effetti, è lo stesso pacchetto.
Nel bene e nel male, chi perseguendo un obiettivo, ha successo, si trova in mezzo a questa situazione.
Saviano lo fa per combattere la Mafia, Benigni perché è un artista…il successo non è una colpa e soprattutto non può essere una ragione rendere meno credibile il suo messaggio.
Il Giornale: a proposito di buon giornalismo…qui si dice che la coreografia sarebbe costata ben 500.000 euro e che ogni microfono telecomandato costi 50.000. Visto il numero di microfoni che ci sono, solo quelli costerebbero più di tutta la scenografia, e si mangerebbero il budget della trasmissione… vabbe’, parole al vento… (questo è un problema di tutti i giornalisti, da destra a sinistra…scrivono un sacco di fesserie!)