03 Dec 2010 - Viaggi Edilizia
No, non voglio essere offensivo con gli architetti…ce ne saranno di bravissimi (e probabilmente sono disoccupati), ma credo che il requisito per un architetto per disegnare un hotel, sia quello di non avere mai viaggiato e di essere un po’ tonto…
All’ultimo hotel dove sono stato, un tre stelle molto nuovo ed high tech, ecco alcune chicche:
Accesso alla camera con smartcard (altro che tessere a banda magnetica). Al posto del vetusto cartellino “Non disturbare” da appendere alla porta, un bel pannellino accanto alla porta permette in qualche modo di attivare il segnale di non disturbare. Qualcuno mi sa spiegare dove hanno trovato un architetto alto un metro e venti che può usare un pannellino di controllo messo all’altezza della maniglia: demenziale!
Passiamo all’impianto elettrico: per evitare che gli ospiti dimentichino le luci accese quando escono, bisogna lasciare la chiave elettronica inserita nel pannellino per attivare l’impianto elettrico. Ottimo per risparmiare e per l’ambiente ma… nessuno ha detto agli architetti che quando si viaggia (da almeno 10 anni a queste parti) si lascia in camera a ricaricare la sera (mentre si esce a cena) telefonino, videocamera, macchina fotografica etc… Forse gli architetti usano solo macchina fotografica meccaniche e non hanno il telefonino. Unico suggerimento (non sempre possible): spostate il mini-bar e staccate il frigo: é l’unica presa elettrica sempre attiva della camera!
Ultima chicca il bagno: perché gli architetti frustrati devono sbizzarrirsi con bagni fantasiosi? In una stanza di albergo si passano poche ore, in un bagno di una stanza d’albergo ancora meno: perché devo studiare rubinetti per ore per riuscire ad avere l’acqua alla temperatura giusta? Il bagno deve essere funzionale, devo poter usare i rubinetti ad occhi chiusi… oltretutto si trovano soluzione da oscar della stupidità: nell’ultimo albergo per cambiare la temperatura all’acqua era necessario mettere la mano sotto il rubinetto…
Stessi problemi li ho trovati anche in hotel negli USA, non è un problema Italiano. Forse l’Internazionale degli Architetti ha stabilito che per disegnare hotel bisogna passare un test per essere sicuri che Q.I. sia sotto la media.
Qualcuno mi spiega come mai gli hotel sono disegnati così male?