01 Sep 2022 - Politica
Dopo la legislazione più pazza (Conte + Salvini, Conte + PD + Renzi, Draghi con tutti dentro) eccoci all'epilogo.
Appena maturata la pensione per i parlamentari (e c'è chi lo pensava senza dirlo, effettivamente la tempistica è sospetta) il M5S ha fatto cadere il governo Draghi non dando la fiducia su un decreto aiuti da 14 miliardi.
Forse Conte si aspettava che anche Draghi usasse i suoi famosi penultimatum, quando diceva che non esisteva governo di unità nazionale senza il M5S (ovvio, era il partito di maggioranza relativa uscito dalle elezioni del 2018). Invece, sorpresa, Draghi ha fatto quello che aveva detto...senza la fiducia del M5S è corso a dimettersi, lasciando la poltrona.
Mattarella lo ha rimandato in aula dove la fiducia è stata tolta anche da Lega e FI, oltre che dal M5S che ha anche coniato il nuovo modello di "presenti non votanti" pur di far mancare la fiducia visto che Lega e FI non avevano partecipato al voto.
A parte i dettagli la sostanza è che Conte ha ritenuto che fosse meglio per i cittadini (e per i suoi elettori?) far cadere Draghi, anticipare le elezioni di qualche mese e lasciare al prossimo governo (probabilmente il Meloni 1) la scrittura della finanziaria e il completamento delle riforme per il PNRR, il tutto in tempi ridottissimi dovuti al cambio di governo. Penso che dare continuità al governo Draghi almeno fino a fine anno sarebbe stato meglio...ma Conte ha valutato che era meglio rovesciare il tavolo.
A dicembre vedremo se Conte avrà fatto il bene dei cittadini...il 26 settembre, dopo le elezioni, sapremo se almeno avrà fatto il suo bene e dove sarà arrivato il M5S a partire dal 32% che aveva nel 2018, quando Conte è diventato Presidente del Consiglio.
I sondaggi sono molto ballerini, i partiti fanno promesse sempre più fantascientifiche (dote di 10.000 per diciottenni, un mese di stipendio in più, settimana di 36 ore a pari stipendio, pensione a quota 41, flat tax al 15%, ritorno della leva militare, ponte sullo stretto di Messina etc...) quando il problema sarà trovare miliardi per compensare il caro energia e portare a casa il PNRR. La campagna elettorale è veramente ridicola.
Prima che tutti si dichiarino vincitori, come sempre, ecco la mia tabella di valutazione (da rivedere il 26 settembre) risultati:
FdI: vince comunque, diciamo successo se diventa davvero primo partito. Qualsiasi risultato sopra il 20% sarà comunque ottimo e abbastanza per incoronare la Meloni PdC.
PD: nessuna speranza di vincere per il CSX (la scelta di seguire Fratoianni l'anti Draghi invece del terzo polo è poco comprensibile, ma tanto cambia poco), Letta affronterà un congresso dopo le elezioni. Il suo successo sarebbe superare FdI, l'insuccesso scendere sotto il 20%. Comunque, qualsiasi risultato non cambierà nulla.
Lega: soddisfacente se resta il terzo partito, trionfa se agguanta il PD o supera comunque il 20%. Perde se superata dal M5S
M5S: vince se supera la Lega, soddisfacente se resta sopra il 10%, Perde se finisce a singola cifra o viene superato da FI o Terzo Polo
FI: vince se arriva in doppia cifra, soddisfacente se supera il Terzo Polo, trionfa se supera il M5S, perde se viene superata dal Terzo Polo
Terzo Polo: trionfa se arriva in doppia cifra, vince se supera FI, soddisfacente se arriva almeno al 7%, perde sotto il 7%
ItalExit: vince se supera lo sbarramento ed entra in Parlamento